🫧le due perle del Golfo dei Poeti🪸
Se non sai dove andare un weekend, guardati su internet
come arrivare in questi due luoghi meravigliosi
nella riviera di Levante 💙
LERICI
Sembra di essere alle 5 Terre per la bellezza, ma in realtá ci troviamo poco prima di La Spezia (venendo da Genova)📍
Erano anni che mia madre mi diceva di andarci, e ora finalmente l’ho vista con i miei occhi. È un borgo piccolino ma davvero bello, con spiagge sabbiose, tanti locali e gelaterie sul mare, chiese storiche, porticcioli, ville protagoniste del letterario ottocentesco, il Castello San Giorgio che si erge in posizione dominante sul piccolo centro fatto di case colorate ⛵️
Se sei di Genova, ma non solo, fatti qualche giorno a Lerici, Cinque Terre e Portovenere, soggiornando a La Spezia che è più economico.
PORTOVENERE
“A quelli che giungono dal mare appare nel lido il porto di Venere e qui – nei colli che ammanta l’ulivo è fama che anche Minerva scordasse per tanta dolcezza Atene – sua patria” 💙
È così che Petrarca celebrò la meravigliosa Porto Venere nel 1338, legando il suo nome alla mitologia romana.
“Si dice che l’antico nome, Portus Veneris, indichi un tempio dedicato alla dea Venere, che si ergeva sul promontorio dove oggi si trova la Chiesa di San Pietro. Il nome è stato anche associato a quello del monaco eremita Venerio. Oggi viene celebrato come San Venerio, protettore dei guardiani dei fari perché, secondo la leggenda, durante le notti di tempesta accendeva enormi falò sull’Isola del Tino per salvare le navi in mare nel Golfo dei Poeti”.
Posta su un promontorio a ovest del Golfo dei Poeti, non lontana dalle Cinque Terre, Porto Venere fu occupata dai romani credevano che il luogo fosse pervaso da un’energia speciale. Vi edificarono perciò il tempio di Venere, da cui la località prende il nome.
Cosa vedere a Portovenere
La Chiesa di San Lorenzo risalente al XII secolo, nota anche come Santuario della Madonna Bianca per il dipinto su pergamena custodito all’interno e (pare) miracolosamente schiarito nel 1399. La Chiesa di San Pietro, in cima al promontorio che ospitò il tempio dedicato alla dea dell’amore, decorata con le classiche fasce bianche e grigie del gotico ligure e posata sugli scogli; la Grotta di Lord Byron e il Castello Doria, circondato da una cinta marziale che domina il borgo dall’alto.
Davanti a Portovenere si vedono le isole vicine di Palmaria, Tino e Tinetto, raggiungibili in poco con un battello. La prima è visitabile, le ultime due no.
Delle tre isole dell’Arcipelago, la Palmaria è quella più frequentata e conosciuta, soprattutto per il turismo balneare.
L’isola del Tino, riconoscibile per la sua forma triangolare e rocciosa, è da numerosi decenni sotto la giurisdizione della Marina Militare, quindi è un’area sottoposta a vincoli non aperta alle visite. È visitabile il 13 settembre, festa del patrono San Venerio, e tramite escursioni organizzate. L’impossibilità di accedervi liberamente ha preservato però la sua ricca vegetazione e le peculiarità faunistiche.
A circa 100 metri da Tino, la piccola Tinetto, con le sue ridotte dimensioni (mezzo ettaro di estensione per un’altezza massima di 17 metri) trae in inganno perché sembra uno scoglio. Anche Tinetto non è accessibile ai visitatori.
È sempre bellissimo portarci i turisti
💗💗💗